Incontro con i Gruppi d’Acquisto Solidale
( Sassalbo, 25 Marzo 2015 )Il progetto Softeconomy-Sapori d’Appennino, iniziato nel 2014, ha dato vita alla rete di qualità delle aziende agroalimentari e turistiche del “Paniere dei Parchi dell’Appennino Emiliano”, l’ultimo appuntamento – in ordine di tempo – è l’incontro con i rappresentanti di alcuni Gruppi d’Acquisto Solidale (GAS) presso la Sala consiliare del Comune di Castellarano (RE), in via Roma 7.
L’incontro, organizzato in collaborazione con la locale Amministrazione comunale tramite l’Assessore alle politiche sociali e all’economia solidale Massimo Bagni e rivolto in particolare alle aziende delle province di Modena e di Reggio Emilia, intende essere un momento collegiale di conoscenza, d’informazione e di presa di contatto con il mondo dei GAS a livello locale.
Un appuntamento di grande importanza per le imprese, anche in vista della futura realizzazione di un listino unitario di prodotti tipici del “Paniere dei Parchi”, in particolare verso quelle che, oltre al livello qualitativo, di tracciabilità e di salubrità dei prodotti realizzati o trasformati previsto nei criteri d’accesso alla rete, mettono al primo posto l’adozione di metodologie e processi produttivi rispettosi dell’ambiente e della salute e volti alla tutela del patrimonio naturalistico.
Nell’incontro, le aziende sono chiamate a toccare con mano la domanda proveniente dal particolare mercato rappresentato dai GAS, per “intercettare” la quale occorrerà contribuire a caratterizzare sempre più la rete con i principi propri dell’“economia solidale” (settore per il quale la stessa Regione Emilia-Romagna ha recentemente approvato norme a sostegno con la Legge Regionale 23 luglio 2014 n. 19), quali rispetto delle risorse, eticità, giustizia, equità, coesione sociale, solidarietà e centralità della persona. Principi che tradotti nella pratica delle imprese riguardano il ruolo di centralità dei produttori, la disponibilità a intraprendere progetti condivisi con le altre aziende anche in un’ottica di filiera organizzata, la trasparenza in ambito sociale e ambientale, la corretta informazione verso i consumatori e la creazione di relazioni dirette con essi, la riduzione dell’impatto ambientale dei processi produttivi, distributivi e di smaltimento, l’utilizzo sostenibile delle risorse. Gli ambiti ideali sono quelli della cosiddetta “agricoltura contadina di prossimità”, delle produzioni agricole e agroalimentari biologiche e biodinamiche, della filiera corta e degli elementi di garanzia della qualità alimentare.