Un racconto per immagini
( Sassalbo, 22 Luglio 2015 )Il Parco Nazionale ha realizzato un filmato per presentare all'Appennino Tosco Emiliano Riserva Uomo e Biosfera dell’ UNESCO, dove una catena montuosa segna il confine geografico e climatico tra l'Europa continentale e quella mediterranea, conservando uno stile di vita rurale ricco di tradizioni.
http://www.parcoappennino.it/gallery_video_dettaglio.php?id=1118
Qui riportiamo il testo integrale che accompagna le immagini.
L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, il Sentiero Italia, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si può camminare lungo quel filo - il Sentiero Italia - in mezzo a rocce, pascoli e praterie di mirtillo, oppure si può scavalcarlo attraverso i valichi, salendo o scendendo tra boschi e laghi e antichi ospitali e vecchi borghi, collegati da strade forestali o antiche carraie, percorsi dai pellegrini, dai pastori o dai tagliatori di legna.
Oggi sempre di più chi si incontra sono turisti ed escursionisti,con gli scarponi, con i bastoni e con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.
I nuovi turismi e i nuovi turisti possono sperimentare attività ed emozioni, accrescere conoscenza e fare scoperte. Si concentrano qui lupi e aquile, cervi e cinghiali, tantissimi fiori e fioriture davvero spettacolari nella primavera.
C'è in un breve spazio quasi il 70% della biodiversità Italiana, favorita dalla contiguità della zona climatica europea con quella mediterranea. L'inverno è carico di nevi,ma solo sulla parte più alta del versante nord. L'autunno è ovunque il tempo dei funghi, dei mirtilli , dei tartufi e delle castagne con i colori accesi che lo accompagnano. Più in basso ci sono centri vivaci di servizi commerciali e piccoli borghi rurali,collocati nelle valli,sotto i ripidi versanti di Lunigiana e Garfagnana ; e invece,sul versante nord, appoggiati sul paesaggio collinare,molto ondulato e verde delle terre del parmigiano reggiano e del Prosciutto di Parma. Il clima e le differenti vocazioni agricole scolpiscono i paesaggi, ampie foraggere inframmezzate a boschi oppure piccoli appezzamenti con coltivazioni di ulivo o farro. Sono ben 64 i prodotti classificati come DOP IGP e tradizionali. Sono prodotti diversi come diversi sono i sapori e le tradizioni di cucina. L'olio da un lato e il burro dall'altro sono il condimento dei cibi, ma anche gli indicatori di una diversità culturale che affonda le sue radici nei secoli e in una storia profondamente italiana ed europea ricca e travagliata,che ha lasciato ovunque pievi e castelli,anche di grande pregio architettonico,costruiti ricostruiti come una rete di civilizzazione e presidio soprattutto dalle dinastie nobiliari e signorili del medioevo.
La contemporaneità è una sfida per le comunità rimaste,ancora forti nelle fasce più a valle, ma indebolite nelle aree più interne dall'emigrazione nel secolo dell'industria. I giovani sono affezionati al territorio e al tempo stesso attratti dal mondo. L'abbandono,l'omologazione,l'effetto periferia sono i rischi concreti del presente. Una moderna e sostenibile ruralità è possibile? L' educazione e la formazione il senso di appartenenza all'Appennino l'apertura al mondo, l'attenzione per la terra e le conoscenze di saperi tradizionali, la curiosità delle nuove tecnologie e la creatività sociale il senso di comunità e di collaborazione sono i riferimenti di valore e di principio per salvare il patrimonio della storia e per il futuro da costruire.