Rovigo, il 18 e 19 marzo, ospita il convegno “Ricche di natura, povere di servizi. Il Welfare sbilanciato delle aree rurali fragili europee". L’evento, organizzato dall’Università degli Studi di Trieste e quella di Pisa, presenterà alcuni casi emblematici di welfare in zone rurali e marginali. Casi sia virtuosi di cambiamento verso la sostenibilità socio-ambientale, sia viziosi in cui vecchie logiche corporative e clientelari predominano.
Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano porterà, come suo contributo, un caso sicuramente positivo, quello di Ligonchio e dell’Atelier ‘Di Onda in Onda’. Qui di seguito pubblichiamo il contributo delle atelieriste che per conto del Parco Nazionale costituiscono lo staff dell’atelier: Annalisa Garbati, Daniela Giacopelli e Ilaria Gentilini (Cooperativa ‘Il Ginepro’).
Atelier Di Onda In Onda - Ligonchio, Reggio Emilia
Ligonchio, situato all'interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, è posto a 1000 metri sul livello del mare ed è il più alto fra i comuni dell'Appennino Reggiano. Il paese si trova tra la valle del torrente Ozolae quella del fiume Secchia, in prossimità delle pendici del Monte Cusna.
Il paesaggio è caratterizzato da dolci pendii che si alternano a tratti aspri e accidentati rendendo il paesaggio particolare e diversificato e alle quote più elevate compaiono tracce di antichi ghiacciai del periodo dell’ultima glaciazione.
La collocazione geografica di Ligonchio rende il territorio ricco di corsi d’acqua e soggetto a intense precipitazioni durante il corso dell’anno. Motivo per cui agli esordi del Novecento viene individuato come luogo di indagine e studio per localizzare degli impianti produttivi in grado di sfruttare la risorsa acqua come fonte energetica: dagli anni ‘20 nel Comune di Ligonchio sono in funzione due centrali idroelettriche che producono energia turbinando le acque dei torrenti Rossendolae Ozola.
Per anni le due centrali idroelettriche principali di Ligonchio e Predare rappresentarono la colonna portante del tessuto economico di gran parte dell’Appennino emiliano e l’esclusiva fonte di reddito della comunità ligonchiese. Tra gli anni ’30 e la metà degli anni ’50 si registrano, infatti, i periodi più floridi sia a livello economico che a livello demografico.
La comunità, improntata sulla pastorizia, si convertì in comunità industriale limitando lo sviluppo di altre forme forti di imprenditoria. È dagli anni ‘70, in concomitanza con un graduale ma definitivo processo di automatizzazione della produzione dell’energia, che iniziò l’esodo e la riduzione della manodopera. Il sistema produttivo locale, quasi del tutto assente, non fu in grado di assorbire gli esuberi prodotti da Enel.
Il Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, nel 2008, ha avuto l’intuizione di restituire all’area fragile ligonchiese una funzione di eccellenza, puntando sugli elementi fondanti e costituitivi dell’identità del territorio, sulla storia e presenza di Enel, sul know-how di Reggio Children, nell’ottica di un welfare innovativo.
Il connubio tra questi Partnersha portato alla realizzazione dell’Atelier Di Onda in Onda, un luogo di educazione ambientale e di educazione alla sostenibilità. Un Atelier che rappresenta un punto di riferimento per una nuova esperienza, focalizzato sia sui fenomeni fisici sia sulle qualità materiche ed espressive dell’acqua e dell’energia.
L’intento è quindi quello di valorizzare le energie e le risorse locali in chiave innovativa, creativa con uno sguardo nuovo, originale e inedito, per offrire servizi educativi e culturali come contesti di relazione, partecipazione sociale, moltiplicatori di valore per le scuole del territorio, ricerca e apprendimento sia con la comunità locale che con i territori circostanti. Si presta ad essere vissuto anche come luogo di incominge come catalizzatore di turismo educativo.
Di Onda in Onda -Atelier delle Acque e delle Energiepropone un approccio alla scienza che invita i bambini, i ragazzi, gli adulti a guardare i fenomeni scientifici, fisici, e naturali in modo inconsueto. Un Atelier dove osservare la natura, esplorare e riflettere sulle sue potenzialità. In questo senso le specificità territoriali del Parco possono diventare luoghi di incontro e di indagine fortemente intrecciati al sistema della Centrale idroelettrica di Ligonchio.
Un unico grande atelier diffuso nel territorio, dove esplorazioni e sperimentazioni esterne e interne si possono alimentare tra di loro, generando una sensibilità più ampia sui temi della scienza e dell’ecologia. Il progetto sostiene inoltre un continuo dialogo dinamico con il territorio, gli enti, le associazioni e le persone (imprenditoria privata, associazioni volontarie a sostegno di iniziative ed eventi culturali legati al territorio, collaborazioni con artisti e artigiani locali e accoglienza di gruppi internazionali); supporta percorsi didattici con nuove proposte e contesti tenendo in interdipendenza le discipline, i linguaggi e i saperi.
Parole Chiave / linee guida intervento Atelier Di Onda in Onda
Inquadramento territoriale e geografico; l’importanza della Centrale idroelettrica nella storia, effetti sociali ed economici ieri ed oggi; origine e significato del progetto Atelier Di Onda in Onda; Partnersdel progetto; accezione innovativa del servizio; cambiamenti ed effetti dopo l’avvio del progetto; esempi di forme organizzative miste (tra operatori, utenti e volontari); criticità; risultati attesi;nuove aspettative e miglioramenti; Ceas;MAB Unesco.
Esempio caso concreto: progetto triennaleEnergia della Nature e Natura delle Energie