Toscana ed Emilia Romagna insieme per la MaB

Incontro a Bagnone

( Sassalbo, 09 Aprile 2016 )

Si sono incontrate a Bagnone, Federica Fratoni e Paola Gazzolo, assessori all’Ambiente e Difesa del Suolo, rispettivamente della Regione Toscana e della Regione Emilia Romagna, in rappresentanza delle loro istituzioni, per partecipare a una giornata dedicata alla Riserva dell’Uomo e delle Biosfera UNESCO dell'Appennino Tosco Emiliano. L’occasione è stata il convegno 'Un patrimonio dalla storia, un futuro da costruire', organizzato dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e dal Comune di Bagnone.

Tra il pubblico che le ha accolte, nel Teatro del borgo lunigianese, spiccavano 18 fasce tricolore: una delegazione di sindaci e amministratori venuti a testimoniare i 38 Comuni che, dal giugno, scorso compongono l’Area MaB del nostro Appennino.

“Essere qui oggi insieme, Toscana ed Emilia Romagna, vuole essere un segnale forte per ribadire la consuetudine di un lavoro comune – afferma l’assessore Paola Gazzolo – La stessa consuetudine che si ritrova nella nostre comunità che, anche grazie al Parco Nazionale, sanno relazionarsi e raggiungere obiettivi importanti. Con la MaB UNESCO si va oltre il confine del Parco Nazionale, e grazie a questo stesso Ente, entriamo in una rete mondiale, che in Italia è rappresentata solo da 13 siti, importanti ma pochi su quasi 700 nel mondo in 120 Paesi. I territori MaB sono per circa il 60% sono territori montani, proprio come il nostro Appennino. Una rete straordinaria. In questo contesto, se le Regioni ci credono, possono fare tante cose, insieme agli altri soggetti coinvolti. In Emilia Romagna abbiamo iniziato con l’inserire l’Appennino Tosco Emiliano tra le Aree Interne per offrire, così, l’opportunità di usufruire degli stanziamenti nazionali. Contemporaneamente vogliamo inserire una norma che dia ai nostri territori MaB UNESCO la possibilità di accedere in modo prioritario ai fondi europei. In sostanza stiamo mettendo in atto un piano d’azione che per il nostro Appennino prevede risorse per oltre 750 milioni di euro. Un patrimonio importante da non disperdere, ma da incanalare verso una visione forte che valorizzi il lavoro dal basso fatto dalle nostre comunità”. 

"Ringrazio il Parco Nazionale per aver creato quest’occasione d’incontro – ha esordito l'assessore Federica Fratoni – E ringrazio l’assessore Gazzolo che ha accettato l'invito a questa prima occasione d'incontro e di confronto.  Il colpo d'occhio delle fasce tricolori dimostra da subito l'idea dell'interesse che c’è in questo progetto. Anche per questo, essere qua oggi mi restituisce la consapevolezza dell'inestimabile valore ambientale che la Toscana possiede. Il riconoscimento MaB UNESCO, voluto dal Parco Nazionale, oltre a dare la certificazione della bellezza e della ricchezza ecologica delle nostre montagne, rappresenta un'opportunità storica, ed è quindi per noi un motivo di orgoglio e al tempo stesso di grande stimolo. A un territorio montano, in genere svantaggiato, essere inserito in un Parco Nazionale di questo livello non può fare che bene. La presenza del Parco è il miglior biglietto da visita per valorizzare un'area, per incrementare quel turismo ambientale destinato a una fetta di pubblico che oggi è sempre più sensibile e attenta a certe offerte. La MaB UNESCO è uno scatto d'orgoglio. Un progetto che va assunto coralmente, da una cabina di regia che veda coinvolte le Regioni, il Parco Nazionale, gli Enti locali, le rappresentanze sociali ed economiche e che nello specifico si occupi di azioni concrete, quotidiane, che sappiano valorizza il territorio. Con il Parco dell'Appennino Tosco-Emiliano – ha concluso - adesso i parchi con riconoscimento Unesco nella nostra Regione sono tre, ai quali si aggiunge il Parco regionale delle Alpi Apuane che da poco è entrato a far parte della rete mondiale dei Geoparchi, coordinata sempre dall'Unesco. Siamo di fronte alla dimostrazione di quanto le aree protette non siano solo e semplicemente vincoli, ma rappresentino anzi di promozione economica del territorio. Non ci resta che darci da fare per percorrere questa strada, insieme".

 “Siamo oggi a Bagnone – afferma il presidente del Parco Nazionale, Fausto Giovanelli – per testimoniare che il riconoscimento della MaB UNESCO non è stato un punto di arrivo. È davvero un punto di partenza, una sfida rivolta prima di tutto a noi stessi. Siamo qui per conoscere e ri-conoscere i cento perché del riconoscimento Unesco e per stimolare azioni concrete condivise. Ringrazio i sindaci che ancora una volta sono presenti come soggetti fondatori, e ringrazio i due assessori regionali Federica Fratoni e Paola Gazzolo, i dirigenti scolastici e gli operatori economici intervenuti. Essere Parco spesso ci ha visto ‘nuotare contro corrente’. La candidatura MaB ha incontrato il cuore e il sentire del territorio. È stato come pedalare in discesa. Un lavoro condiviso che ci ha portato in tempo brevissimo al riconoscimento, consegnando a tutti noi una grande responsabilità, di cui ora, insieme, dobbiamo farci carico”.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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