Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e il Club Alpino Italiano hanno sottoscritto un accordo che sancisce un rapporto di collaborazione in ordine a iniziative e programmi di comune interesse. Nascerà un gruppo di lavoro, composto da rappresentanti del CAI Emilia Romagna e Toscana e del Parco Nazionale. Questo coordinerà una serie di iniziative che si svolgeranno sui territori del Parco, come manifestazioni, raduni sui temi dell’escursionismo, dell’alpinismo, in particolare giovanile, della tutela dell’ambiente montano, della ricerca scientifico-naturalistica.
In sinergia con il CAI, il Parco intende, infatti,valorizzare la rete sentieristica,già in buona parte strutturata. Ciò permetterà di promuovere, in modo molto più efficace, un moderno escursionismo,consapevole e rispettoso del territorio e delle comunità locali.
Il CAI si impegna, da parte sua, alla manutenzione e alla segnalazione degli itinerari nell’ambito del Parco Nazionale, alla gestione dei ricoveri esistenti, alla promozione di progetti di educazione ambientale, di escursionismo e di speleologia, al monitoraggio delle specie floristiche e faunistiche, alla partecipazione al progetto sulle Terre Alte che prevede il censimento delle testimonianze dei ‘segni dell’uomo in ambiente’ (dai borghi ai manufatti, dai terrazzamenti ai sentieri, dai dipinti alle edicole).
Passo successivo a tale accordo, potrà essere un programma di collaborazione con il Corpo Nazionale Soccorso Alpino, struttura dall’alto profilo sociale e parte integrante del CAI. Già nell'anno in corso CAI e Parco hanno collaborato al programma Neve Natura. L'accordo dà un quadro di riferimento ad azioni e accordi locali.
“Il CAI e il nostro Parco Nazionale condividono profondamente una visione dei valori e delle prospettive della montagna e dei suoi abitanti in Italia e nel mondo -dice Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale - Con i CAI locali collaboriamo molto da vicino. Col CAI di Parma, per esempio, abbiamo appena realizzato una pubblicazione sui grandi Cammini d'Europa che interessano il nostro Appennino e lunedì 9, proprio a Parma, col presidente Martini e il professor Sansa rifletteremo sull’Appennino che, come il Monviso, è riconosciuto Riserva dell'Uomo e della Biosfera dall'Unesco”.