Prendersi cura dell’Appennino

Laboratorio sul Turismo a Marola

( Sassalbo, 28 Novembre 2016 )

E’ in programma martedì prossimo, 6 dicembre, nella sede dell’antico Seminario di Marola, un appuntamento importante per il futuro dell’Appennino, e per iniziare a delineare, in maniera corale, le linee da seguire per rendere finalmente il turismo un settore davvero trainante per l’economia territoriale. “Laboratorio sul turismo: prendersi cura dell’Appennino” è il titolo significativo della Conferenza per il Turismo dell’Appennino, che inizierà nelle sale del Seminario dalle ore 9.15. La Conferenza fa seguito all’Accordo interistituzionale per un sistema turistico locale e d’Appennino, sottoscritto nei mesi scorsi da Camera di Commercio, Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano e Unione montana dei Comuni dell’Appennino reggiano, ed è organizzata dagli stessi enti congiuntamente ai singoli Comuni del comprensorio, che però vogliono con questa giornata iniziare un percorso nuovo, aprendo un dialogo che coinvolga, su ogni possibile intervento riguardante il settore, le realtà imprenditoriali turistiche, le associazioni che operano per la valorizzazione del territorio e comunque tutti i soggetti a vario titolo impegnati per mettere a sistema le eccellenze dell’Appennino, in particolare la rete di imprese Parco Appennino Turismo.

Il programma della giornata del 6 dicembre prevede alle 9.15 gli accrediti e le registrazioni, alle 9.30 Saluti del Sindaco di Carpineti Tiziano Borghi, alle 9.40 la resentazione del Protocollo d’intesa “Per un Turismo d’Appennino” a cura del Presidente dell’Unione Montana e Sindaco di Castelnovo Monti Enrico Bini: il documento, firmato la scorsa estate, ha costituito la base per un lavoro sistematico e stabile sul settore e per assicurare anche il miglior impatto delle decisioni che hanno visto dapprima l’inserimento dell’Appennino Emiliano fra le aree interne scelte dalla Regione Emilia-Romagna tra quelle candidate ad entrare nella strategia nazionale del Governo, e successivamente l’individuazione della stessa zona appenninica come area interna-pilota per la realizzazione di nuovi programmi di sviluppo economico. Alle 9.50 ci sarà l’intervento del Presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia Stefano Landi, dalle 10 presentazione dei temi in discussione e il dibattito aperto.

“Obiettivi essenziali di questa prima conferenza – spiega il Presidente dell’Unione Appennino, Enrico Bini – è avviare l’attuazione dell’accordo tra Unione, Parco e Camera di Commercio, e arrivare a una presa di coscienza del divario tra il potenziale attrattivo del nostro Appennino oggi, e le capacità differenti dei soggetti pubblici, privati e associativi di metterlo a valore. Vorremmo inoltre iniziare a condividere una nuova visione del turismo in Appennino, in coerenza con le linee della conferenza nazionale del Ministero e la nuova Legge regionale sul turismo. Infine vogliamo monitorare i cambiamenti in corso e mettere a fuoco gli scenari del presente e quelli del futuro”. Aggiungono il Presidente del Parco nazionale Fausto Giovanelli e Giovanni Teneggi, componente della Giunta della Camera di Commercio: “Il turismo da far crescere su questo territorio, la cui attrattività non è condensata in un singolo elemento “eccezionale”, ma sta nell’insieme equilibrato di valori naturali e valori umani, non può essere settore separato o aggiuntivo, ma deve essere strettamente connesso col vivere in Appennino in tutte le sue dimensioni: paesaggio, cultura, governo del territorio e dell’ambiente, agricoltura di qualità, stagioni, scuola, sport, associazionismo, volontariato, senso di appartenenza e di comunità. Diventare appieno un distretto turistico competitivo presuppone da un lato innovazione imprenditoriale e culturale, e dall’altro un altrettanto forte investimento sull’ amore e sulla cura degli abitanti per il proprio territorio. Esperienze come la rete Parco Appennino Turismo dimostrano che è possibile e utile lavorare insieme”.

La conferenza di martedì prossimo intende essere un momento partecipato per parlare di nuovi modelli di turismo in Appennino, internazionalizzazione del marketing turistico e territoriale, miglioramento del sistema – turismo per renderlo maggiormente competitivo attraverso una maggiore integrazione tra i diversi operatori, individuazione di un target turistico di riferimento e come raggiungerlo, situazione delle politiche di sostegno delle imprese turistiche e opportunità del prossimo futuro, che sono molte a livello europeo, regionale e locale.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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