Riserva di Biosfera UNESCO: Ecco gli strumenti di Governance

Tu sei la Riserva di Biosfera. Prenditene cura

( Sassalbo, 21 Febbraio 2017 )

La Riserva di Biosfera UNESCO dell’Appennino tosco-emiliano ha dato vita all’Assemblea consultiva permanente, strumento di Governance partecipata, che si propone di rappresentare tutti i soggetti interessati a far crescere l’Area MaB e a rendere vivo il confronto e il dialogo per fare della Riserva di Biosfera un motore culturale e, di conseguenza economico, per la crescita del territorio secondo le sue più autentiche vocazioni.  Chiamati a parteciparvi, sono i rappresentanti delle Regioni Emilia-Romagna e Toscana, dei 35 comuni, 17 emiliani e 18 toscani – delle Scuole, delle Università, delle Camere di Commercio, del Consorzi di Bonifica, associazioni professionali, culturali, ambientaliste, di volontariato e di cittadinanza. 

“Gli strumenti della Governance – spiega Fausto Giovanelli, coordinatore dell’Area MaB UNESCO – erano previsti fin dai documenti di candidatura; si è passati ora alla loro costituzione, alla presenza del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, e delle Regioni, Emilia e Toscana, rappresentate molto autorevolmente dagli assessori Paola Gazzolo e Federica Fratoni. La MaB UNESCO non è un Ente con personalità giuridica, bilancio e personale proprio. La governance si basa su collaborazione e partecipazione volontarie e gratuite di entità e persone interessati a definire e realizzare linee guida e azioni, per promuovere e valorizzare il territorio secondo i valori UNESCO”. 

Altro organismo di governance è il Comitato di gestione con competenze e funzioni d’indirizzo su temi legati a protezione dell’ambiente, educazione, sviluppo sostenibile, ricerca, sviluppo rurale, tradizione e cultura.  Il comitato è composto per metà dai rappresentanti delle Istituzioni e degli Enti locali, e per metà da realtà economiche e culturali, come le Camere di Commercio, l’Università, Reggio Children (che ha ospitato la riunione di insediamento), i GAL e la Banca dell’identità e della memoria della Garfagnana. 

L’incontro di Reggio Emilia è stato anche un momento per presentare le azioni già realizzate da quando si è ottenuto il riconoscimento dell’UNESCO. “Non poche cose – sottolinea il presidente Giovanelli – Abbiamo presentato i valori MaB in tutti i Comuni, organizzando dialoghi, mostre e seminari. Siamo partiti da azioni,dialoghi e collaborazioni,per costruire governance a partire da esperienze concrete, anziché far precedere gli strumenti - cioè gli organismi -  ai contenuti . La creatività e i contributi di idee e progetti da parte dei protagonisti dell’area MaB è essenziale per la sua valorizzazione visto che non ci sono a priori fondi da distribuire. Con l’attivazione degli organismi di gestione avviamo un terzo tempo del percorso Unesco, dopo la candidatura e il riconoscimento di Parigi. Abbiamo cominciato a far camminare il progetto. Ci sono progetti già approvati e finanziati,come il POR fesr turismo in Emilia e il PIT che stiamo candidando in Toscana. Presto si formalizzeranno anche i laboratori tematici permanenti, che,in verità,tra scuole,operatori turistici e operazioni di studio e tutela dell'ambiente appenninico sono già in movimento". 

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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