70 anni di turismo a Cerreto Laghi: tra sfide e nuove opportunità.

al Park Hotel venerdì 8 dicembre

( Sassalbo, 06 Dicembre 2023 )

Compie 70 anni la stazione di Cerreto Laghi a Ventasso. Il prossimo 8 dicembre, al Park Hotel, si terrà un convegno imperdibile per discutere il ruolo fondamentale del turismo outdoor nelle montagne. Organizzato dal Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, in collaborazione con Turismo Appennino, si terrà un dialogo a più voci tra Enrico Ferretti, sindaco di Ventasso e anche maestro di sci, Giuseppe Vignali, direttore dell’ente Parco, Luca Pezzi, del Soccorso Alpino, Paolo Grigolli, direttore dell'Azienda per il Turismo della Val di Fassa. Il convegno offrirà così un'analisi di casi ed esperienze nazionali e internazionali, esplorando le buone pratiche guidate dal Parco.

“Cerreto Laghi è oggi un areale unico, forte di 10 hotel, un campeggio, un palaghiaccio e diversi ristoranti dove si raggiungono punte di 10.000 presenze giornaliere a fronte di un centinaio di soli residenti – introduce Enrico Ferretti, sindaco -. Un comprensorio che nasce come attività sportiva e che si apre all’evoluzione del turismo, ma che non dimentica le proprie origini. 30.000 i biglietti di risalita staccati in meno di 60 giorni la scorsa campagna neve, significano un indicatore di presenze attorno alle 120 mila persone che amano la neve, dagli sci, alle ciaspole, ma pure la scoperta del territorio con la famiglia attraverso le nuove forme dell'outdoor. A fronte del cambiamento climatico in atto, crediamo sia opportuno cogliere le opportunità offerte dal nuovo turismo, qualificando però anche l’esistente con gli adeguati aggiornamenti tecnologici degli impianti”.

Paolo Grigolli dell'Azienda per il Turismo della Val di Fassa sottolinea “l'importanza di un cambiamento culturale e strategico nel quale il turismo diventa uno strumento per la creazione di pratiche sostenibili. La sinergia tra politica, istituzioni, turisti, residenti, operatori turistici ed economia locale è fondamentale per questo passaggio, con il Parco che assume un ruolo di regia cruciale”.

“Cerreto Laghi celebra sette decenni di neve e sci che ci hanno visto a fianco di migliaia di persone – aggiunge Luca Pezzi del Soccorso Alpino -. Da qui l'impegno del territorio, con enti e associazioni, a gestire al meglio le attività sciistiche in un contesto climatico mutevole, abbracciando un turismo che valorizza tutte le stagioni e aspetti”.

“Settant'anni di neve e sci al Cerreto-dice Fausto Giovanelli presidente del Parco- sono impressi nella memoria mia e di altre generazioni, passate e future e sono tuttora una ricchezza unica per questo territorio. È importante celebrarli, specialmente in un momento in cui la neve - un grande dono della natura, il sogno dei bambini e un'attrattiva delle montagne - sembra diventare sempre più una risorsa rara e preziosa. È essenziale operare con intelligenza mirata per gestire le attività sciistiche in un contesto climatico in evoluzione. Fortunatamente, grazie all'ingegno degli operatori, Cerreto Laghi ha già intrapreso la strada di un turismo che valorizza l'intero ambiente e tutte le stagioni: l'autunno con il mondiale dei funghi, l'estate sempre più attrattiva e luminosa, i sentieri che stiamo valorizzando da tempo, i boschi, i laghi, i funghi, i colori, il paesaggio e anche la buona cucina”.

“Questo impegno è sempre stato evidente nei fatti, come dimostrato negli ultimi mesi con l'importante intervento sul Palaghiaccio e il Mondiale dei Funghi. Collaboreremo con operatori, ospiti, usi civici, amministrazione locale, Politecnico di Milano e oggi con il contributo dell'Azienda Turistica della Val di Fassa. Questa visione di costante collaborazione ci ha spinto nel corso degli anni a promuovere eventi, iniziative di turismo esperienziale durante tutte e quattro le stagioni. Cerreto Laghi, nel contesto del crinale appenninico e del Parco nazionale, rimane il centro nevralgico più importante e attrezzato in termini di posti letto, servizi, imprese e risorse umane capaci di interpretare e valorizzare il grande capitale naturale del territorio".

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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