EDUCAZIONE AL TERRITORIO FORZA DELL’APPENNINO

( Sassalbo, 18 Ottobre 2013 )

Appennino e Parchi
Nuove frontiere per l’educazione allo Sviluppo Sostenibile

Lo sviluppo sostenibile rappresenta l'orizzonte necessario della cultura dell'etica civile del mondo del XXIº secolo. In questo panorama i Parchi sono veri laboratori di educazione alla conoscenza e alla convivenza con la natura. Il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano, capofila di progetti innovativi, propone per sabato 9 novembre una giornata di riflessione pubblica con le scuole, le Istituzioni regionali, nazionali ed europee e gli operatori interessati ai percorsi del turismo della cultura e della natura. Due le tappe: la mattina alle ore 11 'edutour' con la visita al CEAS 'Di Onda in Onda, Atelier delle Acque e delle Energie', ospitato nella Centrale Idroelettrica Enel di Ligonchio (RE); nel pomeriggio alle ore 16, nella sala del Consiglio Comune di Castelnovo ne' Monti, l'incontro 'Appennino e Parchi: nuove frontiere per l'educazione allo Sviluppo Sostenibile e i turismi dell'ambiente e della cultura'. La giornata vedrà, tra gli altri, la partecipazione Marco Flavio Cirillo, Sottosegretario al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Educazione ambientale e territoriale nel Parco dell'Appennino
di Fausto GIOVANELLI, presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano

Nel secolo dei cambiamenti climatici, nel mondo che si pone l'obiettivo dello sviluppo sostenibile, l'educazione ambientale è parte dell'educazione civica di giovani e adulti, ed è parte della morale civile ed anche religiosa.

Non è e non deve essere alcunché di ideologico, settoriale e tanto meno settario. Al contrario deve essere un patrimonio di conoscenze, accresciuto, posto in modo problematico e aperto a diverse visioni: liberali o dirigiste, religiose o laiche, scientiste e umanistiche, per quanto riguarda le risposte da dare alle problematiche ambientali, a livello locale o mondiale. Continua
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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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