Si tratta di un prezioso esempio di architettura medioevale. Nominato nei documenti per la prima volta nel 1044, è stato possedimento della famiglia dei Bosi,, discendenti di uno dei vassalli di Matilde, e poi, dal 1300, da quella dei Malaspina. Un terremoto nel 1481 lo ha ridotto in decadenza, che è stato in parte ricostruito.
Attualmente si mostra in un ottimo stato di conservazione, anche grazie ad alcuni interventi di restauro effettuati dal privato che ne è proprietario.