Questo documento, propedeutico e funzionale alla candidatura dell’Appennino Tosco Emiliano a MaB UNESCO, intende raccogliere e riproporre in forma sintetica gli spunti significativi emersi finora, i contributi e le valutazioni date dalle Amministrazioni Locali, dai soggetti socio-economici, dalle istituzioni scolastiche e dalle comunità diventando nuovamente punto di partenza per la concertazione di quello dovrà divenire il Piano di Gestione della Riserva della Biosfera.
il programma è apprezzabile ed impegnativo anche perché è proiettato nel futuro, pertanto è necessario che, per non deludere tutte le comunità che fruiranno dei risultati (ma soprattutto quelle che risiedono nelle aree della Riserva), si proceda “step by step”, nel senso di non mettere troppa carne al fuoco e poi non avere l’arrosto. Pertanto è auspicabile che si attuino, almeno all’inizio, pochi interventi, ma che siano risolutivi e garantiscano i risultati nel tempo e uno degli obiettivi “sensibili” attualmente è quello relativo all’equilibrio della fauna, con particolare riferimento al rapporto del lupo con le altre specie; le notizie sui quotidiani dell’aumento della pericolosità di questo animale (anche a quote basse come nell’interland di Vezzano sul Crostolo) deve essere ritenuto significativo e non deve essere sottovalutato.