I Consigli Comunali di Langhirano, in provincia di Parma, e di Ramiseto, in provincia di Reggio Emilia, hanno approvato formalmente il loro sostegno alla candidatura ad Area MaB (Man and Biosfere) UNESCO dell’Appennino Tosco Emiliano, inserendovi tutto il proprio territorio e dando mandato al Parco Nazionale di avanzare la richiesta al Ministero dell’Ambiente e al Comitato MaB Nazionale.
Sono questi i primi Comuni, tra le province di Reggio Emilia, Parma, Modena, Massa Carrara e Lucca, chiamati a esprimersi per andare a comporre l’area MaB. Molte altre delibere si attendono per le prossime settimane visto che la candidatura dovrà essere consegnata il prossimo settembre.
«Hanno preso finalmente il via le delibere dei Consigli Comunali – afferma Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale – E’ solo una tappa, ma importantissima, del percorso per la candidatura MaB UNESCO, perché i Consigli Comunali sono la più autorevole rappresentanza del territorio. Non sarà facile avere trentacinque pronunce entro il 31 agosto, ma vista l’ottima partenza di Langhirano e Ramiseto, contiamo di farcela. Quelle della presentazione formale della candidatura è ancora soltanto una tappa dell’iter per il riconoscimento UNESCO, ma è probabilmente il passaggio più importante. La sfida per l’iscrizione all’UNESCO è un segno, forse il più impegnativo, di quella vitalità e volontà creativa che in questo periodo estivo si esprime con feste e incontri di comunità in ogni angolo dell’Appennino».
L’UNESCO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, promuove il programma MaB (Man and the Biosphere) allo scopo di individuare e certificare nel mondo i territori più idonei alla sperimentazione e realizzazione di nuove idee per lo sviluppo sostenibile. Ad oggi la rete 631 Aree MaB in 119 paesi nel mondo. Le Aree MaB sono una “cassaforte” di risorse umane e naturali, da proteggere perché costituiscono una fonte di ricchezza, che può garantire lo sviluppo delle comunità residenti sul territorio e rappresentano un modello di indirizzo per i territori adiacenti. Le Aree Mab non sono quindi luoghi chiusi, immutabili e inaccessibili all’uomo e alle sue attività, ma anzi rappresentano il riconoscimento di qualità e regole in quanto già esistenti e documentate e non comportano l’imposizione di alcun vincolo ambientale o di altro genere, oltre quelli che siano già disciplinati e gestiti dalle leggi nazionali e dalle amministrazioni locali. Divenire Area MaB offre una grande opportunità di visibilità, di confronto e apertura a nuove ricche relazioni culturali sociali ed economiche in ambito europeo e mondiale, rimarcando e promuovendo le eccellenze e i valori specifici dell’Appennino Tosco Emiliano.
Fonte: www.parks.it