La candidatura dell’Appennino Tosco Emiliano al Programma MaB UNESCO, prevede l’individuazione di una struttura gestionale, capace di governare e sviluppare attività di conservazione, sviluppo ed educazione e, parallelamente, l’individuazione di una struttura geografica funzionale alle attività proposte e ripartita in:
- zone centrali (“Core Areas”), nelle quali l’obiettivo principale è la conservazione degli ecosistemi ed è destinata alla ricerca scientifica;
- zone cuscinetto (“Buffer Areas”), rafforzano l’azione protettiva delle vicine zone centrali. Vi si sperimentano metodi di gestione delle risorse rispettosi dei processi naturali, in termini di silvicoltura, agricoltura ed ecoturismo;
- zone di transizione (“Transition Areas”), dove si svolgono attività economiche per il miglioramento del benessere delle comunità locali. Sono presenti insediamenti abitativi, industriali, attività agricole rispettose dell’ambiente.
La zonizzazione, all’interno di una Riserva MaB UNESCO, non rappresenta comunque un elemento di chiusura, di estraneazione o di sbarramento, rappresenta invece una occasione di pianificazione territoriale di un’area in cui è stato individuato un patrimonio di risorse umane e naturali che costituiscono una fonte di ricchezza in grado di garantire lo sviluppo sostenibile delle comunità residenti sul territorio ed anche di quelle adiacenti.